
Nel contesto attuale della virtualizzazione aziendale, sempre più realtà si pongono una domanda cruciale: Proxmox è meglio di VMware? La risposta, naturalmente, non è assoluta, ma va analizzata alla luce di casi d’uso specifici, requisiti di scalabilità, budget e livello di competenze interne. Questo articolo nasce per fornire un’analisi imparziale ma concreta, utile a IT manager, MSP e imprenditori che stanno valutando una scelta o una migrazione.
Da anni, in TN Solutions supportiamo imprese nella scelta dell’infrastruttura più adatta con un focus su performance, affidabilità e sostenibilità economica. Abbiamo assistito a una transizione crescente da VMware a Proxmox VE, motivata da vantaggi tangibili su più fronti: dal licensing alla gestione quotidiana, fino alla sicurezza e al backup.
5 motivi per cui Proxmox può essere una scelta migliore
1. Costi di licenza notevolmente inferiori
Il primo e più evidente motivo è l’abbattimento dei costi. Proxmox è open source e completamente gratuito nella sua versione community. Per accedere al supporto professionale è sufficiente una sottoscrizione annuale a basso costo, con vantaggi significativi rispetto ai modelli di licensing VMware, che prevedono costi per host, core e funzionalità aggiuntive come vCenter, vSAN o NSX.
In un caso gestito direttamente da TN Solutions, un cliente con 4 nodi fisici ha ridotto il budget di licenza del 75% migrando da vSphere a Proxmox, senza compromettere funzionalità o performance.
2. Interfaccia web unificata e semplice da usare
La gestione centralizzata in Proxmox avviene tramite una interfaccia web intuitiva che permette l’amministrazione di VM, container, storage, backup, snapshot e cluster. Il tutto senza necessità di licenze aggiuntive o componenti separati. Inoltre, grazie al supporto nativo di API REST, è possibile integrare la gestione in ambienti automatizzati con strumenti come Terraform, Ansible o SaltStack.
3. Supporto nativo a container e ZFS
A differenza di VMware, che richiede soluzioni esterne per la gestione dei container, Proxmox integra LXC come tecnologia standard. Questo consente di eseguire container Linux in modo leggero, stabile e sicuro. Inoltre, Proxmox è uno dei pochi hypervisor a supportare ZFS nativamente, permettendo snapshot, compressione, deduplicazione e mirroring direttamente a livello storage, senza software di terze parti.
4. Flessibilità per DevOps e ambienti ibridi
La natura open di Proxmox lo rende perfetto per chi lavora in ambienti DevOps, edge computing o scenari cloud-hybrid. È facile da integrare con sistemi di monitoraggio come Prometheus, dashboard come Grafana, orchestratori come Kubernetes, e soluzioni di CI/CD. Questa flessibilità è particolarmente apprezzata da startup tech, MSP e team IT agili.
5. Migrazione semplificata da VMware
Uno dei freni principali alla migrazione è la paura del cambiamento. Ma grazie a strumenti come virt-v2v, clonezilla o backup su NFS, oggi è possibile passare da VMware a Proxmox in modo progressivo e controllato. In TN Solutions abbiamo sviluppato un protocollo di migrazione assistita, che include:
- Audit gratuito e rilevamento VM critiche
- Backup completo e test di restore
- Installazione e configurazione cluster Proxmox
- Validazione performance post-migrazione
Vantaggi per ambienti virtualizzati moderni
Proxmox si distingue anche per il modo in cui abbraccia le logiche di infrastruttura moderna. Oltre alla gestione di VM e container, include funzionalità avanzate come:
- Cluster HA (High Availability) nativo per continuità operativa
- Ceph integrato per storage distribuito
- Replica asincrona tra nodi remoti
- Interfaccia CLI e TUI per gestione remota
- Integrazione con sistemi di alerting, monitoring e backup centralizzato
Questi aspetti rendono Proxmox non solo una scelta tecnica valida, ma anche una piattaforma strategica per aziende che vogliono crescere in modo agile e sostenibile.
Nel sito ufficiale di Proxmox VE, puoi consultare tutte le funzionalità aggiornate e la roadmap di sviluppo, che conferma la rapidità evolutiva del progetto.
Test di confronto: risultati su performance e backup
Nel laboratorio interno di TN Solutions abbiamo effettuato test comparativi tra cluster equivalenti Proxmox e VMware su hardware identico (CPU Xeon Silver, 128 GB RAM, storage SSD ZFS).
I risultati chiave sono stati:
- Avvio VM più veloce del 23% su Proxmox
- Snapshot e restore più rapidi del 34%
- Backup automatici full+incrementali con 40% di spazio risparmiato grazie alla compressione ZFS
- Migliore gestione delle risorse in ambienti ad alta densità VM
Inoltre, grazie all’uso di Proxmox Backup Server, è stato possibile implementare una strategia di backup con crittografia, deduplicazione e restore granulare senza costi aggiuntivi di licenza.
Proxmox non è semplicemente una valida alternativa a VMware: in molti contesti si rivela una soluzione superiore per efficienza, semplicità e ROI. TN Solutions è a disposizione per valutare con te l’idoneità di Proxmox nella tua azienda con un audit gratuito e un piano di migrazione su misura.
Per approfondire, visita anche la nostra pagina dedicata alla virtualizzazione server per aziende o scopri i servizi di assistenza sistemistica professionale che offriamo a PMI e grandi realtà.