
La sicurezza di un sito web non è mai garantita una volta per tutte. Nuove vulnerabilità vengono scoperte ogni giorno e i siti aziendali, blog, portali e soprattutto gli e-commerce sono esposti costantemente al rischio di attacchi. Per proteggere davvero la propria presenza online, è fondamentale eseguire periodicamente una scansione delle vulnerabilità del sito web.
Uno scanner automatico di vulnerabilità consente di analizzare codice, plugin, configurazioni e componenti del sito alla ricerca di falle sfruttabili da cybercriminali. È uno strumento essenziale per chi vuole agire in modalità preventiva, evitando downtime, perdita di dati o danni alla reputazione del brand.
Come funziona uno scanner per siti web
Gli scanner di vulnerabilità per siti web sono software automatizzati che eseguono una serie di test mirati sull’applicazione web, verificando:
- Versioni obsolete di CMS (WordPress, Joomla, Drupal)
- Plugin e temi vulnerabili
- Input injection e XSS (cross-site scripting)
- SQL injection
- Configurazioni errate o directory esposte
- Problemi di HTTPS/SSL
- Mancanza di header di sicurezza
Il funzionamento prevede una scansione automatica, che può essere pianificata o eseguita su richiesta. Al termine, lo strumento genera un report dettagliato, completo di punteggio di rischio, spiegazioni tecniche e suggerimenti pratici per la correzione.
Nei nostri servizi, lo scanner viene configurato su misura per il tipo di sito, con la possibilità di eseguire verifiche ricorrenti o una tantum.
Quali minacce può identificare
Un sito non protetto può rappresentare un punto di ingresso per malware, ransomware o phishing. Gli scanner professionali sono in grado di rilevare:
- Vulnerabilità OWASP Top 10 (standard di riferimento per la sicurezza web)
- Codice malevolo inserito tramite backdoor
- Reindirizzamenti fraudolenti
- Compromissioni di moduli di login o form contatto
- Scripting dannoso che potrebbe danneggiare gli utenti finali
Molte minacce sono invisibili all’occhio umano e non generano allarmi evidenti. Ecco perché la scansione automatica diventa indispensabile per garantire la sicurezza continua del sito.
Vantaggi per e-commerce e portali aziendali
Per un sito e-commerce o un portale che gestisce dati sensibili (clienti, ordini, transazioni), la sicurezza non è solo un tema tecnico, ma un requisito di fiducia.
I principali vantaggi includono:
- Prevenzione delle interruzioni di servizio causate da attacchi
- Tutela della reputazione online
- Rispetto della normativa GDPR, che impone misure di protezione adeguate
- Migliore indicizzazione SEO, grazie a un sito pulito e sicuro
- Accesso a report periodici per audit, clienti o stakeholder
Per chi desidera capire come questi strumenti si inseriscono in un contesto più ampio di sicurezza proattiva, consigliamo la lettura della nostra guida al Vulnerability Assessment e Penetration Test, dove spieghiamo come combinare tool automatici e interventi manuali per una protezione completa.
Se vuoi verificare subito se il tuo sito è esposto a vulnerabilità critiche, contattaci per attivare una scansione gratuita preliminare o scoprire i nostri pacchetti mensili con report professionali.
FAQ sull’uso degli scanner per vulnerabilità nei siti web
Gli scanner di vulnerabilità web sono strumenti potenti e accessibili, ma spesso sottovalutati o confusi con soluzioni generiche. In questa sezione rispondiamo alle domande più frequenti che riceviamo da aziende e professionisti che desiderano monitorare e proteggere in modo continuo il proprio sito web, con focus su funzionalità, benefici concreti e vantaggi strategici.
Uno scanner specifico per siti web è progettato per analizzare le vulnerabilità legate al codice, ai plugin, alle configurazioni HTTP e alle interazioni utente-server. A differenza di uno scanner di rete generico (che controlla anche porte, protocolli e sistemi), uno scanner web è focalizzato su CMS (come WordPress), form, aree di login, API e comportamenti lato browser. Per chi gestisce un sito o un portale, questa specializzazione è essenziale.
La frequenza ideale varia in base all’attività. Per un sito istituzionale o vetrina, una scansione mensile può essere sufficiente. Per e-commerce, siti con aree riservate o piattaforme cloud-native, è consigliabile una scansione settimanale o continua, soprattutto dopo aggiornamenti, modifiche al codice o introduzione di nuovi plugin. Gli attacchi automatici sfruttano vulnerabilità note appena pubblicate: agire tempestivamente è vitale.
Al termine della scansione, il sistema genera un report dettagliato, con priorità di rischio (es. critico, alto, medio, basso) e raccomandazioni tecniche. In caso di vulnerabilità gravi, è fondamentale intervenire subito, spesso con l’assistenza di un sistemista o sviluppatore. TN Solutions, ad esempio, include supporto alla remediation e verifiche successive per assicurarsi che le vulnerabilità siano state risolte efficacemente.
No, se utilizzato correttamente. Gli scanner professionali eseguono test in modalità safe, senza generare carichi anomali, senza modificare i contenuti e senza interferire con le funzionalità. I test di tipo attivo (più aggressivi) sono previsti solo se esplicitamente richiesti, ad esempio in ambienti di staging. Per i siti in produzione, la scansione viene configurata per non impattare l’operatività né penalizzare la user experience.
Sì. Uno scanner black-box analizza il sito come farebbe un visitatore o un attaccante esterno, senza accesso al backend. Questo tipo di scansione è utile per rilevare vulnerabilità esposte pubblicamente. Se si vuole invece effettuare un’analisi più completa (es. testare login, form protetti o aree riservate), è consigliabile una scansione authenticated, con credenziali temporanee fornite al sistema.
I principali scanner supportano nativamente CMS come WordPress, Joomla, Drupal, Magento, Prestashop, oltre a framework personalizzati in PHP, .NET, Node.js, Python e Java. Inoltre, vengono analizzati plugin, temi, estensioni e librerie esterne. Alcuni scanner sono anche in grado di rilevare vulnerabilità in API REST e SOAP, sempre più usate nei siti dinamici e nei portali B2B.
Sì, in modo sostanziale. Gli e-commerce gestiscono dati personali, credenziali e spesso anche informazioni di pagamento. Una vulnerabilità non rilevata può causare perdita di ordini, furto di dati e danni alla reputazione. Eseguire scanner automatici a cadenza regolare, integrati con il piano di sicurezza aziendale, è una best practice fondamentale per la conformità al GDPR e per la fiducia degli utenti.